Quando l’Economist Appoggio’ Berlusconi
Rottura della tradizione antiberlusconiana, sull’Economist della settimana scorsa, con un articolo addirittura a favore del Ministro Gelmini: “A Case for Change – Universities desperately need reform—yet resist change“.
Invece della solita tiritera su questa o quella marachella o manchevolezza di Silvio, ci viene detto che le universita’ italiane hanno disperatamente bisogno di essere riformate; il Governo vuole abbassare l’eta’ della pensione per i professori universitari da 72 a 70 anni; la mancanza di fondi probabilmente non e’ il piu’ grande problema del sistema accademico italiano, ma il sistema dei Baroni che controllano “la vita e la morte” nell’Universita’, quasi fossero in un sistema feudale, con gran numero di posti accademici distribuiti a parenti prossimi; la mediocrita’ regna uniforme; solo il 17% degli Italiani ha un’istruzione universitaria, invece che il 34% come dalla media dei Paesi dell’OECD; ben il 55% delle matricole non termina il corso di laurea, neanche breve; etc etc.
Le idee della Gelmini, insomma, “meritano di essere ascoltate“. Chissa’ cosa se ne dice, fra una protesta (yawn!) e l’altra…
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