Il Viale del Tramonto del non-Senatore Di Girolamo
Ricevo e rimando a nome “Ottavio Gambardella”. Da notare che come anche riportato da ItaliaChiamaItalia, il Senatore/non-Senatore DI Girolamo puo’ restare libero per il momento perche’ e’ sicuramente “piu’ pericoloso per se stesso che per gli altri“, avendo dimostrato una rara incapacita’ nel pianificare la sua candidatura da italiano (fintamente) all’estero:
Il Senato ha oggi (24 settembre) approvato le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari volte a negare l’autorizzazione all’esecuzione dell’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del senatore Di Girolamo, cui l’autorità giudiziaria contesta una serie di reati connessi alla sua elezione presso la Circoscrizione estero in assenza dei requisiti di elettorato passivo.
Come sottolineato dal relatore, sen. Sanna (PD), pur concordando sull’assenza nella richiesta di autorizzazione di un fumus persecutionis nei confronti del sen. Di Girolamo, la Giunta ha tuttavia convenuto su una posizione di diniego in considerazione sia della gravità del reato, essendo i rari precedenti di concessione di autorizzazione all’arresto riferiti a reati di gravità nettamente superiore, sia della limitata rilevanza della misura cautelare richiesta nell’ambito del procedimento penale in corso.
Il relatore Sanna ed altri intervenuti al dibattito (rinvenibile per esteso sul sito del Senato) hanno peraltro sottolineato che nel giro di pochi giorni (martedì 30 Settembre) la Giunta voterà la contestabilità o meno dell’elezione del Di Girolamo sulla base del rapporto dell’apposito Comitato Inquirente. In quella sede, nelle audizioni del 4 agosto e 15 settembre scorsi, sono stati sentiti ben cinque testimoni tra i quali i tre residenti nell’appartamento di due stanze a Bruxelles dove il Di Girolamo aveva auto-certificato di risiedere il 14 febbraio scorso, una funzionaria del Consolato ed il Console Generale d’Italia in Belgio.
Ricordiamo che quel Consolato ha ufficialmente annullato (con effetti ex tunc) lo scorso 14 maggio 2008 il certificato di residenza all’estero del Di Girolamo, sulla base delle verifiche effettuate direttamente nonchè della documentazione prodotta dalle locali autorità belghe.
Il senatore Micheloni è intervenuto in aula per sollecitare una modifica della legge 459/2001, con l’inclusione -tra l’altro- di un termine minimo di iscrizione all’AIRE per l’esercizio dell’elettorato passivo all’estero. Egli ha anche richiesto alla Presidenza di considerare la proposta di modifica del Regolamento del Senato depositata lo scorso 23 giugno con la quale si chiede l’istituzione di una Giunta per el questioni degli Italiani all’estero.
Contro le conclusioni espresse dal relatore Sanna si è espresso il sen. Li Gotti, tenuto conto della gravità della fattispecie di reato di falso ideologico (con pena massima di 10 anni) e dei reiterati tentativi di inquinamento probatorio già rilevati nel corso delle audizioni del Comitato Inquirente.
Secondo altri senatori (Malan, Lusi, Mazzatorta e D’Alia) invece, tale pericolo di inquinamento non sussiste in quanto le prove documentali e le confessioni dei testimoni sono state già acquisite, così come la documentazione istruttoria dell’indagine portata avanti dalla Procura di Roma, anche tramite la polizia federale belga attivata in base a rogatoria internazionale.
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