Tibet e Olimpiadi: Non Dimentichiamo Jin Jing
L’autore di EastWestSouthNorth si chiede (e non e’ il solo): chi ha perso la faccia in quest’epoca di proteste che coinvolgono la torcia olimpica?
Una risposta e’ facile: certo non il Governo Cinese, la cui autostima cresce di giorno in giorno e che puo’ sfruttate anche la luce riflessa dalla gloria di Jin Jing, la sorridente atlente Paralimpica costretta su una sedia a rotelle dopo un tumore e che ha difeso la torcia olimpica con tutta se stessa contro non uno, ma ben due assalitori a Parigi.
Qualunque siano i meriti della “causa” tibetana, mi ha intristito fin dall’inizio vedere la staffetta Olimpica diventare occasione per confronti violenti, anche se solo nella forma di “pacifici” attraversamenti di fronte al tedoforo. Queste foto mi hanno convinto ancora di piu’:
Le proteste continueranno: ma dopo quanto accaduto a Jin Jing, saranno peggio che inutili. Come lo si volti o lo si giri, ogni tentativo futuro di collegare le Olimpiadi di Pechino alla situazione in Tibet sara’ quasi sicuramente una manna per quel nazionalismo Cinese che vuole andare contro tutto e tutti, Tibetani inclusi.
NOTA BENE: C’e’ chi dice di avere le prove che sia stata tutta una montatura. Ma in realta’, non e’ che importi piu’ di tanto. Le immagini sono state viste da decine di miloni di persone. Ci sono stati due assalti a Jin Jing da parte di manifestanti. L’espressione facciale dell’atleta e’ quella di una persona scossa e spaventata, o di un’attrive insuperabile, fino ad’oggi sconosciuta.
E quindi che senso ha mettersi a disquisire sui dettagli delle fotografie? Sarebbe un po’ come difendersi dallo tsunami con un cucchiaino.
Filed under: Italiano, Politica, Sport, Tibet | Leave a Comment
Tag:Jin Jing, Pechino 2008
No Responses Yet to “Tibet e Olimpiadi: Non Dimentichiamo Jin Jing”